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San Giovanni Valdarno, paese natale di Masaccio
Tommaso Cassai, detto Masaccio, era figlio di un notaio originario di Gaiole in Chianti. Secondo quanto riferisce lo Scheggia, suo fratello, era nato il 21 dicembre 1401. La sua brevissima vita, muore infatti a Roma a soli 27 anni, costituisce però un evento fondamentale nella storia dell’arte del primo Rinascimento e ne ebbero piena consapevolezza i contemporanei se Filippo Brunelleschi ebbe a dire: “Noi habbiamo fatto in Masaccio una gran perdita”. La sua straordinaria e modernissima personalità si rivela negli affreschi della Cappella Brancacci, in particolare in San Pietro che risana gli infermi, nel Tributo, ne La cacciata dei Progenitori. Masaccio è quindi il primo artista rinascimentale che ha saputo rappresentare la quotidiana realtà dell’uomo, visto non più in ambienti idilliaci, ma in spazi razionali e prospetticamente misurati.
Casa Masaccio è un antico edificio, posto lungo corso Italia al n. 83, nel centro storico di San Giovanni Valdarno, nato come casa a ballatoio nel secolo XIV, è stato restaurato a più riprese nei secoli successivi. Nel XVII secolo sono state sostitute nel prospetto principale le originarie mensole in legno con altre in pietra. E’ stata ristrutturata agli inizi degli anni ’60 ed ufficialmente inaugurata alla fine degli anni ’70 come centro espositivo d’arte moderna e contemporanea, attualmente utilizzato come spazio per mostre temporanee.
L’edificio è di tre piani:
piano terra composto da una stanza adibita a magazzino che all’occorrenza si trasforma in biglietteria e da un corridoio attraverso il quale si accede tramite delle scale al primo piano.
primo piano composto da alcune sale espositive.
secondo piano con una sala espositiva.
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